“La normalità della legalità”. Un tema di cui, a Isernia, è venuto a parlare Padre Maurizio Patriciello, grazie a un incontro organizzato dal Comune di Isernia e aperto alla partecipazione degli studenti delle scuole superiori di secondo grado. Il nostro istituto ha partecipato con le classi quinte. Il parroco antimafia del Parco Verde di Caivano (Napoli, nella sala del Cinema “Il Proscenio”, ha parlato a più di 300 ragazzi raccontando la sua esperienza in una zona dell’interland napoletano che è riconosciuta come una delle principali piazze di spaccio in Europa. Padre Maurizio vive sotto scorta perché ha aperto uno squarcio nel muro di omertà che, per decenni, ha protetto l’illegalità. E’ arrivato a Isernia il giorno dell’arresto dei camorristi che, due anni fa, fecero esplodere una bomba davanti al cancello della sua parrocchia a Caivano. “L’altra notte – ha ricordato nel suo intervento dal palco del Cinema – sono state arrestate 13 persone di questo clan di Arzano (Napoli), tra loro c’erano anche coloro che la notte del mio compleanno, di due anni fa, hanno messo una bomba fuori al cancello della parrocchia. Ho scritto loro una lettera, ho scritto loro che mi fa piacere che li hanno arrestati, però mi dispiace che dovranno passare gli anni in carcere, anni di questa vita che è così bella e breve. Questo mi addolora”. E ha aggiunto: “Mi hanno costretto a vivere sotto scorta, ma li perdono però devono cambiare vita per il bene dei lori figli perché, sia detto con grande chiarezza, mafiosi, camorristi, ndranghetisti non vogliono bene a nessuno, vogliono bene solo ai soldi. Non hanno neanche il diritto di piangere quando un loro figlio viene ammazzato perché quel figlio, in un certo qual modo lo hanno ammazzato loro”. L’incontro, per i ragazzi, è stato un momento importante che arricchisce il percorso di Educazione Civica.