Project Description

1992-2022 LA MEMORIA DI TUTTI

L’ITALIA, PALERMO TRENT’ANNI DOPO

L’Isis ‘Cuoco-Manuppella’ ha partecipato all’evento voluto dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione per ricordare le stragi di Capaci e via d’Amelio. Gli studenti hanno realizzando due lenzuoli, spediti a Palermo, in memoria dei caduti nella lotta alle mafie, per ricordare il loro sacrificio e la reazione di tutte le cittadine e tutti i cittadini che non si arresero alla violenza criminale. Su un lenzuolo i ragazzi hanno ricordato l’avvocato Nino D’Uva che fu ucciso il 6 maggio 1986. La sentenza di morte arrivò durante il maxiprocesso per mafia, a Messina, quando verso di lui, dalle gabbie dell’aula di giustizia, fu lanciata una scarpa: era il segnale che il sicario attendeva per agire. Sull’altro lenzuolo i ragazzi hanno impresso un messaggio di speranza: “Possiamo sempre fare qualcosa”. E’ anche stato firmato da tantissimi dei nostri studenti, docenti, dalla dirigente scolastica e dalla Dsga. Nell’ambito delle iniziative per ricordare i giudici Falcone e Borsellino, una rappresentanza di studenti e docenti della nostra scuola ha partecipato, inoltre, all’incontro organizzato dal sindacato della Polizia di Stato ‘Tutti insieme siamo capaci’. Nell’Auditorium ‘Unità d’Italia’ sono stati ricostruiti i fatti del 1992 da chi li ha vissuti direttamente: Antonio Vullo, poliziotto della scorta del giudice Borsellino e unico superstite della strage, in collegamento video da via d’Amelio. Vullo ha raccontato alle delegazioni di studenti, di tutte le scuole della città, cosa accadde il 19 luglio del 1992. Tra gli ospiti, al tavolo dei relatori, anche Giovanni La Perna, dirigente sindacale della Polizia di Stato intervenuto in via d’Amelio subito dopo la terribile deflagrazione che mise fine alla vita del giudice Borsellino e della sua scorta. I nostri studenti hanno avuto anche la possibilità di formulare domande a Vullo e La Perna. Il 23 maggio, dopo un minuto di raccoglimento, gli studenti hanno ricordato i giudici simbolo della lotta alla mafia con un altro lenzuolo, portato in corteo alla sede del ‘Cuoco’, su cui avevano impresso la frase che racchiude l’eredità morale di Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, ma le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini”. Poi all’ingresso del Liceo ‘Cuoco’ è stata sistemata una gigantografia dei due giudici ritratti nella foto che tutti conosciamo. Gli studenti del Liceo ‘Manuppella’ hanno, invece, realizzato un’opera molto originale, disegnando i volti di Falcone e Borsellino con le lettere che compongono le loro frasi più celebri. Il percorso di educazione alla legalità proseguirà con altre iniziative.