L’ISIS ‘Cuoco-Manuppella’ di Isernia esprime solidarietà alle donne iraniane: le studentesse hanno voluto compiere il gesto simbolico del taglio di una ciocca di capelli e dire no alla violenza con un videomessaggio di comunicazione sociale che rientra nelle iniziative, da anni promosse dalla nostra scuola, per il rispetto della persona, l’inclusione, la legalità, i diritti umani e la parità di genere. In ogni aula del nostro istituto, i docenti hanno affrontato, con gli studenti, il delicato tema della ‘questione iraniana’, sono nati momenti grande tensione emotiva e riflessioni profonde. In Iran, il taglio dei capelli significa lutto e viene compiuto quando si affrontano situazioni che procurano tristezza o rabbia, oggi è diventato il simbolo per denunciare le violenze subite dalle giovani donne iraniane che, come Mahsa Amini, sono morte per non aver indossato correttamente il velo. Sono morte per la libertà di essere donna. ‘Zhen, Zhian, Azadi’, che tradotto significa ‘Donna, vita e libertà’, è proprio la frase pronunciata per la prima volta ai funerali di Mahsa. Guidate dalla docente Maria Rosaria Ciaccia, hanno realizzato il videomessaggio le studentesse del Liceo Artistico: Diletta Peace Aghgegubnam, Silvana Favellato, Amalia Viti, Gioia Ricchiuti, Sara Le Donne, Gioia Zullo, Emy Di Pasquale, Samantha Iadisernia, Daniela Minervini, Federica Masciotra, Anna Ricci, Ludovica Izzi, Sabrina Nuzzolillo, Francesca  Di Sandro, Luca Massaro, Antonio Ucci, Carmen Notardonato e Mariapia Berardinelli.

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