ISERNIA – Il Liceo ‘Cuoco-Manuppella’ di Isernia ha ospitato il fisico Pasquale Di Nezza nell’ambito di un convegno, organizzato dal docente Antonio Bucci, sul tema: “La matematica nella fisica, nelle scienze naturali, nell’arte, nella letteratura e nella filosofia”. Di Nezza, originario di Isernia, è attualmente ricercatore senior presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), abilitato professore di Prima Fascia e collabora col Cern di Ginevra. Con lui gli studenti hanno compiuto un viaggio lungo 25 secoli nell’infinitamente piccolo. Di Nezza ha cominciato da Democrito, che aveva avuto l’idea atomistica, ed è arrivato alle ultime scoperte, ovvero LHC di Ginevra con il Bosone di Higgs, esplicitando i mattoni fondamentali per la materia e soffermandosi sulla Particella di Dio. In merito ha voluto chiarire: “Il nome non ha nulla a che vedere con la religione. Si chiama così per una scelta editoriale. Nel 1994 un Premio Nobel scrisse un libro proponendo al suo editore il titolo: La dannata particella, perché non si riusciva a trovare. L’editore propose di cambiare quel titolo in: La particella di Dio, altrimenti nessuno avrebbe comprato il libro. Tutto qua. Fede e ragione non sono in contrapposizione, ma vanno separate. E’ sbagliato voler giustificare la fede con la matematica, con la ragione”. A margine dell’incontro, Di Nezza ha commentato anche la recente notizie diffusa dalla Nasa di sistema solare lontano 39 anni luce da noi. “Sicuramente – ha detto – di sistemi come il nostro, con una stella e tanti pianeti, ce ne sono a miliardi. Questo di cui si discute ora è molto interessante perché è relativamente vicino a noi. Inoltre, alcuni dei pianeti che ne fanno parte hanno delle caratteristiche simili alla Terra. Quindi potrebbe esserci la vita o, comunque, potenzialmente delle forme viventi. Certo nonostante sia così vicino siamo isolati. Un messaggio via radio impiegherebbe 39 anni per arrivare e 39 anni per tornare. Come vedete, la sola comunicazione è molto difficile”. Gli studenti del ‘Manuppella’ hanno realizzato un lavoro artistico per donarlo al Centro di Frascati che ospita il più grande laboratorio di fisica delle particelle elementari in Italia e un acceleratore estremamente importante che studia la asimmetria materia – antimateria. L’opera del Liceo Artistico  riproduce l’interno di un LHC e sarà esposto nella Sala di Direzione di Frascati. Tra i relatori del convegno anche il docente del ‘Cuoco’ Mario Bisciotti, che ha parlato della matematica nelle scienze naturali, l’architetto Franco Valente, che ha parlato della matematica nell’arte, e lo studioso Giulio Frisari, che ha parlato della matematica nella letteratura e nella filosofia.

 

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